Autore: Kiera Cass
Titolo: The Elitè
Casa Editrice: Sparling & Kupfer
Collana : Pickwick
Genere: Fantasy-Romanzo
Pagine: 299
Formato: Tascabile
Costo: 6,99€
Trama:
Trentacinque ragazze. Così era cominciata la Selezione. Un reality show che, per molte, rappresentava l'unica possibilità di trovare finalmente la via di uscita da un'esistenza di miseria. L'occasione di una vita. L'opportunità di sposare il principe Maxon e conquistare la corona. Ma ora, dopo le prime, durissime prove, a Palazzo sono rimaste soltanto sei aspiranti: l'Elite. America Singer è la favorita, eppure non è felice. Il suo cuore, infatti, è diviso tra l'amore per il regale e bellissimo Maxon e quello per il suo amico di sempre, Aspen, semplice guardia a Palazzo. E più America si avvicina al traguardo più è confusa. Maxon le sa regalare momenti di pura magia e romanticismo che la lasciano senza fiato. Con lui, America potrebbe vivere la favola che ha sempre desiderato. Ma è davvero ciò che vuole? Perché allora ogni volta che rivede Aspen si sente trascinare dalla nostalgia per la vita che avevano sognato insieme? America ha un disperato bisogno di tempo per riflettere. Mentre lei è tormentata dai dubbi, il resto dell'Elite però sa esattamente ciò che vuole e America rischia così di vedersi scivolare via dalle dita la possibilità di scegliere... Perché nel frattempo la Selezione continua, più feroce e spietata che mai.
Recensione:
E finalmente ho deciso di continuare ( e concludere) la serie di The selection di Kiera Cass che avevo iniziato un paio di anni fa. Il primo volume se vi ricordate non lo avevo trovato così così. Un libro leggero, senza troppe pretese.
''Se vuoi la corona America, prendila. Perché dovrebbe essere tua. E tuttavia se non vuoi quel peso non posso biasimarti''
Devo ammettere che pur avendo trovato il libro precedente un po' piatto ero davvero curiosa di vedere come sarebbe proseguita la storia, e mi erano mancati America, e soprattutto Maxon! E poi diciamolo chiaramente tutto ciò che ha che fare con principi, palazzi, regine e affini, mi fa venire gli occhietti a cuoricino.^O^ Perciò mi sono stata felice di ritornare nel mondo di The Selection.
Dunque... essendo questo il secondo libro della serie mi ci sono accostata con calma e senza troppe aspettative. Perché di solito i secondi libri di una serie, e di una trilogia in particolare, sono una sorta di transizione fra l'inizio della storia e la sua conclusione. E in genere sono piuttosto piatti e a volte noiosi. E in parte è così anche per The Elite, ma non del tutto ecco. E' un libro si lento, e senza troppi colpi di scena, solo un paio in tutto il libro, ma serve per dare spazio alle emozioni della protagonista verso gli altri personaggi e anche in confronto con gli eventi che accadono attorno a lei. C'è da dire che il tira e molla fra Maxon ed America l'ho trovato un po' forzato ed inutile, ma tutto sommato non troppo fastidioso.
In questo secondo volume scopriremo più cose su Maxon, sulla storia di Illéa e perfino sulle altre concorrenti e i due sovrani. Continuo ad odiare Aspen, sappiatelo. Un personaggio davvero antipatico, borioso e pieno di sé che giudica tutto e tutti. Ho anche provato a trovagli un pregio, ma non ce la si fa per niente. Quello che mi chiedo è come possa piacere alla protagonista. Io solo per il modo con cui mi aveva lasciata precedentemente non gli avrei mai più rivolto la parola, e ora ha delle pretese su di lei. Che personaggio davvero negativo. Altro personaggio che ho odiato è re Clarkson, ma non dirò di più, anche se forse nel suo caso, lo capisco un pochino di più . America non è malaccio come protagonista solo che, ragazzi, a volte combina delle ingenuità spaventose! ( Scusa tesoro, del concetto 'libro proibito, tienilo nascosto bene', esattamente, cos'è che ti è sfuggito ? -_-). Continuo ad adorare Maxon nonostante , finalmente, venga alla luce pure qualche suo difetto, che in questo caso, lo rende più umano e non troppo irreale. La nota veramente positiva di questo secondo romanzo della storia però, è che, finalmente, si entra nel vivo della competizione. Nel precedente sembrava che, esclusa Celeste, le altre vivessero questa avventura un po' alla ' love & peace', dimenticandosi che comunque erano lì per gareggiare. Qui invece si entra nel vivo della competizione e le ragazze mostrano finalmente i loro sentimenti e le loro intenzioni.Continuo a non trovarlo per nulla un distopico, ma semplicemente quello che viene descritto dalla Cass è un regime di Monarchia assoluto, tutto qui. Per quanto riguarda lo stile della autrice ho notato che continua ad avere qualche pecca, anche se mi è sembrato leggermente migliore rispetto al precedente. Ci sono ancora certe cose descritte troppo di fretta, ma ho anche constatato qualche piccolo miglioramento. Mi è parso che stia migliorando come sintassi, e non si è scordata pezzi per la strada come era successo nel precedente. Dovrebbe solo lavorare sui dialoghi, di cui a volte non ho capito il senso, o quanto meno riuscire a renderli meglio. Non sono tutti così, per fortuna però è un difetto non da poco. Infine, anche se sono stati pochi, i colpi di scena sono stati interessanti , descritti bene, e hanno dato brio alla storia.
Mi rendo conto che non è un granché come recensione, ma diciamo che in linea di massima è allo stesso livello del libro precedente: un libro carino e apprezzabile, ma niente di che. Avevo infatti pensato di recensirvi entrambi i libri insieme, poi ho cambiato idea. Ho pensato che era meglio darvi un pare su ciascun libro anche se breve, e forse un po' sconclusionato.
Citazioni:
''Non era che io migliorassi il suo mondo, io ero il suo mondo. Non era un'esplosione, non erano fuochi artificiali. Era un fuoco che bruciava lentamente dall'interno.''
''Qualche ora prima avevo creduto di aver perso Maxon per sempre, ma adesso che sapevo che cosa significasse per me avrei combattuto per lui''
Consigliato: Ma si, se avete letto il primo, leggetevi pure il secondo.
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