sabato 22 ottobre 2016

Recensione: Ci proteggerà la neve


Autore :  Ruta Sepetys

Titolo: Ci proteggerà la neve

Casa Editrice: Garzanti Libri

Collana:  Narratoti moderni

Genere:  Romanzo straniero

Pagine:  364

Formato:  rilegato

Costo: 16, 90 il rilegato, 9,90 l'e-book.




Trama:

Il vento solleva strati leggeri di fiocchi ghiacciati. Joana ha ventun anni e intorno a sé vede solo una distesa di neve. E fuggita dal suo paese, la Lituania. E fuggita da una colpa a cui non riesce a dare voce. Ma ora davanti a sé ha un nuovo nemico: è il 1945 e la Prussia è invasa dalla Russia. Non ha altra scelta che scappare verso l'unica salvezza possibile: una nave pronta a salpare verso un luogo sicuro. Eppure la costa è lontana chilometri. Chilometri fatti di sete e fame. E Joana non è sola. Accanto a lei ci sono altre anime in fuga, ognuna dal proprio incubo, in viaggio verso la stessa meta. Emilia, una ragazza polacca che a soli quindici anni aspetta un bambino, e Florian, un giovane prussiano che porta con sé il peso di un segreto inconfessabile. I due hanno bisogno di Joana. Perché lei non ha mai perso la speranza. Perché la guerra può radere al suolo intere città, ma non può annientare il coraggio e la voglia di vivere. E grazie a questa sua forza che Joana riesce ad aiutare Emilia nella gravidanza e a far breccia nel carattere chiuso e diffidente di Florian. I loro giorni e le loro notti hanno un'unica eco: sopravvivere. E quando la nave finalmente si intravede all'orizzonte, la paura vorrebbe riposare in un porto sicuro. Ma Joana sa che non si finisce mai di combattere per la propria vita, ed è pronta ad affrontare ogni ostacolo, ogni prova, ogni scherzo del destino...




Recensione:

Questo libro è stata un gentile omaggio della CE, e sono contenta che me l'abbia fatto, è stato per caso che l'ho richiesto, ma mai una lettura si è rivelata così intensa. Sarà difficile mostrarvi quanto ho amato questa storia, che come vi dicevo già mercoledì, penso  proprio che sarù ,la migliore dell'anno.

''L'affondamento della Gustloffè la più grande tragedia marittima , eppure il mondo non ne sa ancora niente. Spesso mi domando :cambierà mai la situazione oppure questa resterà l'ennesimo segreto inghiottito dalla guerra?''

Penso seriamente che di romanzi così ce ne dovrebbero essere di più, e penso altrettanto seriamente che dovremmo leggerne di più di queste storie.  Storie belle non nel senso stretto della parola, ma perché sanno raccontare con un tocco straordinariamente delicato  le emozioni dei protagonisti.
Non avevo mai letto nulla di quest'autrice, e non sapevo bene cosa aspettarmi, ma sentivo uno strano richiamo verso questo libro. A volte succede.
La storia è raccontata da quattro protagonisti, ma sono tre quelli che contano davvero. Abbiamo Emilia: una ragazza quindicenne che aspetta il suo primo figlio, ed è rimasta sola al mondo. Abbiamo Joana , un a ragazza proveniente dalla Lituania, di ventun'anni, e infermiera abile. E infine c'è il prussiano Florian che nasconde un grande segreto. Intorno a loro ruotano altri personaggi e storie, ma sono loro tre i perni del racconto. Stanno scappando per raggiungere la nave che li porterà lontano, in salvo. Ognuno di loro ha la sua storia, le proprie colpe, i propri segreti...ma la stessa speranza di poter cominciare una nuova vita.  La guerra ha distrutto tutto ciò che amavano e che avevano di più caro, ma in fondo a loro cuore c'è ancora la speranza che la vita possa riservagli qualcosa di bello.
I capitoli sono brevi, al massimo due pagine, ma credo che faccia parte dello stile dell'autrice, che in questo modo unisce al suo stile fluido e diretto anche un immediatezza  sorprendente nel farvi arrivare personaggi, emozioni e pensieri. Giuro che sono rimasta sorpresa di come , mentre leggevo, riuscivo  a vedere i personaggi davanti a me, a come riuscivo a percepire le loro individuali paure e speranze. Perché vi posso assicurare che, se deciderete di leggere questa storia, entrerete in empatia con i personaggi.  Proverete il peso del segreto di Florian, il rimorso di Joana e la paura di Emilia. Ma anche il loro sentimenti più positivi. Ad una storia ben scritta si unisce pertanto una caratterizzazione dei personaggi fatta in modo superbo, che s'incontra raramente. Personaggi di un certo spessore psicologico, che ti sanno regalare qualcosa, e diu cui, una volta che hai finito di leggere la storia, senti la mancanza.
Quando ti parlano della seconda guerra mondiale a scuola si limitano a dirti che è stata una brutta pagina della storia umana, ma non ti fanno capire davvero QUANTO lo sia stata, e quante persone abbiano sofferto le pene dell'inferno durante quegli anni.  La Ruta descrive tutto questo in un modo delicato, e riesce a dare voce a quelle povere anime che hanno sofferto Dio solo sa cosa. E' difficile pensare che simili atrocità siano davvero esistite, ma sarebbe un delitto dimenticarsene. Per questo è stato un romanzo che ho amato ,moltissimo, perché mi ha fatto riflettere, commuovere, e dato la speranza che il domani sia migliore di ieri.  E' giusto pertanto che ci siano romanzi come questi: che ti entrano dentro dolorosamente e non ti lasciano più.

Citazioni: 

''La guerra è una catastrofe. Spezza famiglie in cocci irreparabili. Ma non è detto che coloro che se ne sono andati siano persi''

''La guerra aveva fatto sbiadire tutti colori, lasciando solo un'esplosione di grigio''

''Proprio quando pensi che questa guerra ti ha portato via ogni cosa che amavi, incontri qualcuno e ti rendi conto che, chissà come, hai ancora molto da dare''

Consigliato. Si. Si.Si.

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