giovedì 26 maggio 2016

Recensione : Incubo


Autore: Wulf Dorn

Titolo:  Incubo

Casa Editrice:  Corbaccio

Genere: Psico Triller

Pagine: 368

Formato: Cartaceo

Costo: 17,60






Trama:

Dalla morte dei genitori in un terribile incidente d'auto dal quale è uscito miracolosamente illeso, Simon soffre di incubi spaventosi. Dopo essere stato ricoverato in un ospedale psichiatrico in seguito allo shock, Simon si è stabilito dalla zia insieme con suo fratello maggiore, ma adattarsi alla nuova vita è un compito durissimo, soprattutto da quando Simon è perseguitato da una presenza malvagia che lo spia nel buio, proprio come nei suoi sogni più spaventosi. E forse è proprio questa presenza la responsabile della scomparsa di una ragazza, la stessa che Simon decide di cercare aiutato dalla sua unica amica.


Recensione:

''A volte svegliarsi da un sogno, può farti precipitare in un incubo''

Sorpresa! Grazie alla Corbaccio  che mi ha gentilmente omaggiata della versione pdf del libro, ho potuto leggere in anteprima  il nuovo romanzo di Dorn. Ed ora, dopo averlo letto posso parlarvene. Ho pensato che sarebbe stato carino far uscire la recensione, proprio il giorno dell'uscita del libro.Se non altro per ringraziare la CE di essere stata così gentile.
Premettiamo che è la prima volta che mi avvicino a questo autore e al genero psico-triller e, come prima esperienza in entrambi i casi, è stata  positiva.
A Inizio del libro facciamo subito la conoscenza del protagonista, Simon. Un ragazzino di sedici anni che durante una gita in macchina con i suoi, viene travolto in un incidente d'auto, e sarà il solo ad uscirne vivo. Dopo l'incidente il ragazzo verrà perseguitato da incubi ( da qui il titolo) che lo tormenteranno, forse per sempre. Per tutta la durata del romanzo osserveremo gli eventi dal  suo punto di vista e,  pur sapendo - o meglio immaginando - che le cose nascondono molti più segreti di quanto il giovane sappia, ci ritroveremo ad affrontare il mondo insieme a lui. Avremo le paure e i dubbi di Simon, proveremo empatia con lui. O almeno, questa è stata la mia esperienza. Sapevo che gli eventi dovevano celare molti colpi di scena, ma ero talmente immersa nel mondo del giovane, che non riuscivo a capire come potessero essere andate davvero le cose. A parte un piccolo fatto sulla sua amica Caro, non sono riuscita a capire nesun altro dei tanti colpi di scena del finale.  E questo è successo perché l'autore ha caratterizzato benissimo il suo protagonista, cosa non semplice, visto che Simon è un ragazzo autistico. Anche il resto dei personaggi, che per lo più vediamo attraverso di lui, sono ben caratterizzate, anche loro pur essendo 'normali', hanno luci ed ombre.  La trama è resa davvero bene, i colpi di scena ci sono, alcuni incredibili, e alla fine tutto torna. Tutto questo, trama e personaggi, sono tenuti insieme da una scrittura a mio parere  brillante. Lo stile è  semplice e completo insieme, nel senso che ci sono forniti molti dettagli, ma nessuno inutile e superficiale.  Capitoli  brevi e frasi spesso molto corte creano suspense nel lettore. Io a pagina tre ero già completamente presa, tant'è vero che ho finito di leggerlo in tre giorni e mezzo. Ma il motivo per cui questo libro mi è piaciuto tanto è  soprattutto per il messaggio  e temi di fondo. Come vi ho detto  Simon è un ragazzino autistico, ma attraverso il disturbo e le paure del protagonista Dorn affronta due temi fondamentali.: la separazione ( morte, ma non solo, anche un trasloco, o comunque un cambiamento) e l'andare avanti. Il protagonista ha dei problemi a livello mentale, e quindi per lui è più difficile adattarsi,  ma queste sono esperienze che capitano a chiunque. Nella mia vita ho fatto un trasloco di settecento chilometri, dovendo così lasciare persone amate in un lugo lontano, e ho perso molte persone care, fra cui la mia amica e vicina di casa a soli  ventiquattro anni. Quindi so cosa si prova,  come ci si sente in certe situazioni e, forse per questo mi sono  immedesimata molto  in Simon. Sono esperienze, forti, che ti segnano, ma che ti aiutano a crescere e a migliorare: come viene detto nel libro, la vita ha un solo passo: in avanti. Ed è quello che bisogna fare, sempre. Sinceramente, non mi aspettavo una lezione del genere da un libro psico triller, ed il bello è che riesce a insegnarti tutto questo senza paroloni o moralismi inutili. Ottimo lavoro, Dorn: ti sei fatto una fan di più. Che altro dire? Aspetto con ansia altri suoi lavori, e nel frattempo , magari, recupero i vecchi. E sopratutto mi procurerò il cartaceo di questo.  

Citazioni:

''Desiderava solo la pace interiore. E  per riuscirci doveva prima scendere all'inferno''

''Niente dura per sempre. La sicurezza è un 'illusione''

''Ci raccontano le favole, ma non sono mica vere''

Consigliato: Assolutissimamente si.




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