sabato 27 febbraio 2016

News Entries #1



Buon giorno lettrici e lettori! Come ve la state passando? Qui piove ed il tempo è grigio, sono sotto antibiotico per via di un dente, perciò non è proprio un granché! Però oggi è l'ultimo giorno di lavoro e poi avrò una settimana di ferie,, quindi non mi lamento troppo!
Mi sono accorta che, causa fiacca del periodo, non vi ho ancora mostrato tutti i nuovi bannerini che ho fatto per il blog, e allora rimediamo subito. Inoltre, non vi ho fatto ancora vedere  i nuovi entrati nella mia libreria da gennaio ad adesso e quindi con una fava prendo due piccioni.
Iniziamo:


Se mi seguite su Instagram o Facebook, saprete già che per l'epifania, oltre alla calza piena di dolcetti di Olaf, mi sono arrivati questi due gioiellini. Io adoro Alberto Angela e i suoi programmi, i suoi libri però non li avevo ancora letti, e questo su San Pietro lo puntavo da quando è uscito. Non vedo l'ora di avere del tempo da dedicargli.  Assolutamente inaspettato è stato ' Giuseppino' di Joe Bastianich, ma che comunque sembra promettere bene. E ppoi, non so a voi, ma a me il giudice di masterchef mi sta simpaticissimo. :)



Unico libro che ho comprato al supermercato dove lavoro, perché era in offerta. Da bambina ho seguito il cartone animato, e sono andata al cinema a vedere il film due anni fa, conto di recuperare anche il secondo film, e quindi Belle & Sebastien, libro tratto dalla sceneggiatura del film grazie a Nicolas Vanier , non potevo proprio lasciarmelo sfuggire!


Dopo aver divorato 'Il mio splendido miglio amico' in versione digitale ( ve l'ho già recensito!) ho deciso che dovevo assolutamente averlo in versione cartacea, e già che c'ero nel l'ordine che ho fatto da libraccio ho inserito anche il secondo libro della trilogia di A.G. Howard, 'Tra le braccia di Morfeo'. Speriamo non deluda.


Ultimi due acquisti.  Prima o poi  dovrò uccidere Rowan, perché  a a volte ( spesso) mi fido dei suoi consigli e compro libri  da lei caldamente consigliati :P  Perciò, memore del suo giudizio positivo ed entusiastico, e visto che su Libraccio ho trovato una copia usata, pagata poco, ho deciso di comprare 'L'usignolo' di Kristin Hannah, anche se non so bene quando riuscirò a leggerlo. Infine la Garzanti mi ha fatto gentile omaggio di una copia del libro di Valentina  Cebeni  '' La ricetta segreta per un sogno'', che conto di leggere presto.

E con questo è tutto. Fatemi sapere cosa ne pensate di queste entrate, e se vi va fatemi sapere delle vostre. Bacioni!









mercoledì 24 febbraio 2016

Recensione: La fabbrica di cioccolato.


Autore: Roald Dahl

Titolo:  La fabbrica di cioccolato

Casa Editrice: Salani

Collana : Gli Istrici

Genere: Fantasy per  ragazzi

Pagine: 200

Formato: Tascabile

Costo: 12, 00





Trama:

Un bel giorno la fabbrica di cioccolato Wonka dirama un avviso: chi troverà i cinque biglietti d'oro nelle tavolette di cioccolato riceverà una provvista di dolciumi bastante per tutto il resto della sua vita e potrà visitare l'interno della fabbrica, mentre un solo fortunato tra i cinque ne diventerà il padrone. Chi sarà il fortunato? 



Recensione:

Tecnicamente li chiamano 'libri per bambini o ragazzi'. 'Sarà...', rispondo io. Questo libro attendeva da un po' sulla mia libreria di essere letto.Ora l'ho fatto e...wow. E' l'unica parola che mi viene in mente. E' il secondo ro,manzo di Dahl che leggo, è il secondo romanzo che riesce a sorprendermi. L'autore ha questo modo, scherzoso, disincantato e fiabesco di rivolgersi ai lettori, e in un modo semplice riesce a dare delle belle lezioni di vita. Questo stile semplice ( anche se non proprio elementare, ho apprezzato il fatto che ci fossero alcuni termini poco in uso fra i bambini), é ovviamente perché questa è una storia consigliata dai sette anni in su.  Però....Però. Io questo libro lo vedo più indirizzato ad un pubblico adulto: anzi lo vedo indirizzato ai genitori.  Fra i cinque bambini fortunati Charlie  è il più povero, umile e semplice. E probabilmente il più fortunato, non mi riferisco al finale, ma al fatto che ha sani principi ed un ragazzo educato e gentile. Gli altri quattro ragazzi saranno pure più fortunati, ma uno più insopportabile dell'altro. Durante la 'gita ' nella fabbrica Wonka, questi poveri disgraziati, cadranno vittime nei loro stessi vizi.  Solo Charlie, che non ha tanti grilli per la testa si salverà ed avrà un premio, per così dire. E' come se con questa storia, e attraverso il brillante signor Wonka, Dahl ci dicesse: Attenzione  a quello che insegnate ai bambini, perché potreste rovinarli'.  Si, mi è piaciuto. Mi è piaciuta per lo stile scorrevole, per le belle descrizioni della fabbrica, per il personaggio di Wonka...ma soprattutto mi è piaciuto per il bel messaggio. Promosso. E penso che lo rileggerò spesso.

Citazioni:

'' Il signor Willy Wonka ti saluta ragazzo fortunato che hai scoperto questo biglietto d'oro! Ti stringo calorosamente la mano!Cose straordinarie sono in serbo per te!Ti aspettano tante sorprese m,eravigliose!''


Consigliato: Assolutissimamente si!


sabato 20 febbraio 2016

Recensione: Il mio splendido migliore amico


Autore: A.G.Howard

Titolo:  Il mio splendido migliore amico

Casa Editrice: Newton Compton Editori

Collana : Gli insuperabili

Genere: Fantasy per  ragazzi

Pagine: 406

Formato: Rilegato

Costo: 9 euro il rilegato, 5 euro il rilegato poket 1,99 l'e-book




Trama:

Alyssa Gardner riesce a sentire i sussurri dei fiori e degli insetti. Peccato che per lo stesso dono sua madre sia finita in un ospedale psichiatrico. Questa maledizione affligge la famiglia di Alyssa fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo "Alice nel Paese delle Meraviglie". Chissà, forse anche Alyssa è pazza, ma niente sembra ancora compromesso, almeno per ora, almeno fin quando riuscirà a ignorare quei sussurri. Quando la malattia mentale della madre peggiora improvvisamente, però, Alyssa scopre che quello che lei pensava fosse solo finzione è un'incredibile verità: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, è molto più oscuro di come l'abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi sono in realtà perfidi e mostruosi. Per sopravvivere e per salvare sua madre da un crudele destino che non merita, Alyssa dovrà rimediare ai guai provocati da Alice e superare una serie di prove: prosciugare un oceano di lacrime, risvegliare i partecipanti a un tè soporifero, domare un feroce Serpente. Di chi potrà fidarsi? Di Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata? Oppure dell'ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida nel Paese delle Meraviglie?



Recensione:

Avete presente quei libri da cui non sapete bene cosa aspettarvi? Quelli che da una parte vi attirano ma dall'altra vi terrorizzano? Ecco era esattamente quello che provavo nei confronti di questo libro: attrazione e rifiuto. Anche perché la storia di Alice, diciamocelo chiaramente, non  è fra le mie preferite, più  che altro è il film Disney a non piacermi per nulla.  Poi, due anni fa ho letto  il libro ( qui la recensione) e l'avevo trovata una bella lettura, anche se particolare, come vi ho già detto all'epoca.
In effetti, dopo la lettura di quel libro mi sono chiesta come diavolo sia venuto in mente alla Disney di trasformarlo in un cartone animato.  ''Alice nel paese delle meraviglie''  è un libro che sta fra la realtà e la follia, non la fantasia. Tutto questo lo ha capito alla grandissima Anita Grace Howard. Ragazzi, credo di aver trovato il mio libro delirio dell'anno *_*, anzi  penso proprio che diventerà una delle mie saghe preferite. Forse il fatto che prima di leggerlo non avevo letto recensioni, né ero andata in giro a cercare pareri, ha aiutato a far si che io non avessi aspettative di nessun genere, e in questo modo  ho potuto farmi un idea mia, tutta mia, della storia. Dopo le prime pagine non sono più riuscita a staccarmene.

'' Sono allo stesso tempo luce e oscurità. Se scegliessi una parte di me, dovrei per forza rinunciare all'altra? Il solo pensiero mi spezza il cuore. Non so perché, ma sento  che devo averle entrambe per sentirmi completa.''


L'autrice, comunque, parte dai personaggi di Carroll ma poi li prende, li stravolge, e li fa suoi.  Se già la storia e i personaggi della storia di Carroll sono fra la realtà e  la follia, qui lo sono ancora di più. Qui si gioca tra delirio e follia. Alyssa è un personaggio terribilmente reale, molto originale, e tanto diversa dalla Alice di Carroll, come del resto la storia stessa.  Qui  la storia si tinge di toni dark,gotici  a tratti grottesca e l'atmosfera che si respira oscilla fra  fra  toni oscuri , quasi da paura, atmosfere sensuali, avventura  e scene divertenti. Pagina dopo pagina venite risucchiati inesorabilmente nella Tana del Bianconiglio, venendo travolti dai suoi personaggi e le sue atmosfere davvero singolari, insomma nel Caos con la c maiuscola.
Trovo che la Howard sia stata davvero geniale a reinventarsi in  modo così ' Adulto' i personaggi di un altro scrittore,  li fa talmente tanto suoi che  vi ricordate di quelli originali giusto per le somiglianze. E' stata brava a narrare una storia già vista, però facendola sua e cospargendo ogni singolo capitolo di colpi di scena.  Non è caduta nei soliti cliché né in situazioni banali, anzi fino alla fine non saprete mai davvero la verità.  E dato che  la storia  è narrata in prima persona da Alyssa vi ritroverete a vivere i suoi dubbi e le sue emozioni. O almeno, io sono riuscita a 'sentire ' le emozioni della protagonista. Sinceramente era dai tempi di Harry Potter e Percy Jackson che non mi sentivo così coinvolta in una storia. Soprattutto non mi sarei mai aspettata che a farmi provare tali emozioni fosse un personaggio basato su quello di Alice.  Lo stile dell'autrice è molto scorrevole, non è complicato, ma  usa un linguaggio appropriato e vario. O magari ciò è dato dalla proprietà di linguaggio del traduttore, non saprei. Mentre leggevo mi sembrava non solo di provare le stesse emozioni di Alyssa, ma anche di vedere con lei il paese delle meraviglie. A fine  libro l'autrice dice che si è lasciata ispirare non solo dall'autore della storia originale( Carroll ) ma anche da Tim Burton(   che ha diretto il film Alice in wonderland del 2010). Ora: io ho letto questo a fine lettura, però in effetti  avevo avuto  la sensazione che un pochino si fosse ispirata a questo film, più che altro per le atmosfere e i 'colori', ma non è un difetto, anzi secondo me arrochisce di più il libro. Non ho mai visto il film di Burton, tranne il trailer, ma a questo punto recupererò.
Spendiamo due parole sull'unico neo del libro, per favore? Il titolo. Mi riferisco a quello italiano, ovviamente. In inglese il titolo è 'Splitered' e , penso, che avesse il significato ' Fatto a pezzi/ frantumato' per indicare le vicende che Alyssa si ritrova a vivere. E posso capire che sia un concetto difficile da rendere nella nostra lingua, ma a ' Il mio splendido migliore amico'', esattamente, come ci siete arrivati cari editori della Newton? Bah.
Ho  letto questo romanzo in versione e- book, ma l'ho preso subito anche in cartaceo e, visto che già c'ero, ho preso anche il secondo volume. Si, questo romanzo mi ha catturata completamente dalla prima all'ultima pagina, e non lo credevo possibile. Ho aspettato un po' per fare questa recensione , perché non trovavo le parole piu adatte per esprimere  il mio pensiero,  e quanto ho apprezzato e amato ogni singolo personaggio, fatto ed evento di questa saga, non credo di esserci riuscita appieno neanche adesso ma spero che il concetto che ho 'perso la testa' per questo libro vi sia arriato chiaro e tondo. E si, okey, ho una cotta stratosferica per Morpheus, ma questo non c'entra :P

Citazioni:

''So soltanto che, nel mio mondo , mi sono sempre sentita diversa da tutti. In questo posto, invece, sono assolutamente normale''

'' la lealtà di una bambina verso un amico è un bene incommensurabile''

'' tu capisci la logica  che si nasconde dietro l'assurdo, Alyssa. Per tua natura  sei incline a trovare la pace nel mezzo della follia''

Consigliato: Io una possibilità gliela darei. Lasciatevi incantare dal 'Paese delle meraviglie della Howard'




mercoledì 17 febbraio 2016

WWW.WEDNESDAY #10




Cosa hai appena finito di leggere?



Non che mi abbia portato via molto tempo, ma ho finito Domenica sera  questo primo volume della saga di Avantia ideata da Adam Blade; Beast Quest - Ferno il signore de fuoco. Vi ho già lasciato la recensione.^_^


Cosa stai leggendo?


Finalmente, dopo tanto rempo è finalmente arrivato il suo tempo:sto leggendo il più celebre fra i libri di Roald Dahl, ovvero La fabbrica di cioccolato. Sono all'inizio ma non credo che ne rimmarrò delusa. ^_^


Cosa leggerai?

Bella domaanda, peccato però che io non ne abbia la più pallida idea, uffa. Va bene, mi farò ispirare al momento ^_^


martedì 16 febbraio 2016

Recensione: Beast Quest - Ferno il signore del fuoco-



Autore: Adam Blade

Titolo:  Beast Quest - Ferno il signore del Fuoco-

Casa Editrice: Salani

Genere: Fantasy per  ragazzi

Pagine: 112

Formato: Brossura

Costo: 1,00




Trama:


Il mago oscuro Malvel ha lanciato un terribile incantesimo  sullle Bestie del Regno di Avantia. Solo un vero eroe può liberarle e impedirgli di distruggere il mondo. Sarà il giovane Tom l'eroe di cui Avantia ha Bisogno? Per scoprirlo dovrà prima di tutto affrontare il terribile Ferno, il signore del fuoco.




Opinione personale:

Questo  primo libricino, appena un centinaio di pagine,  butta le basi per quella che è una saga dedicata ad un pubblico che va dagli 8-9 anni in su. Eppure sono contenta di averlo  vinto al Giftaway di Rowan, e di averlo scelto come una delle letture di  febbraio della #secretbookchallange. Perché anche se è rivolto ad un pubblico giovanissimo, l'ho trovato davvero carino, pur non essendo chissà quale best seller del momento.  Questo primo volume è solo una sorta di presentazione della storia e dei principali personaggi ma l'ho comunque trovato ben scritto. E' scritto in modo molto fluido e semplice, questo per via del target a cui si rivolge, la trama è  narrata in modo dettagliata ma mai noiosa. Semplice, ma chiara. Adam  Blade ha dato vita a dei personaggi che si, forse sanno di già visto, ma che hanno una loro identità. La storia presenta anche una mappa all'inizio del libro e alcune illustrazioni in bianco in nero nel corso dei capitoli. Tuffarmi nel mondo di Avantia per una mezza giornata  è stato davvero magico e rilassante. Mi ha ricordato quando, da ragazzina,leggevo le avventure di Re Artù e dei cavalieri della tavola rotonda. Epoi cavalieri e dragi, sono sempre stati un connubio perfetto. Sapete che vidico? Che sarà pure infantile ma se riesco a recuperarli,, almeno i primi volumi, me li leggerò volentieri. Mi rendo conto conto che non è una recensione da premio degli scrittori, però  pr il libricino che è mi sono limitata a dirvi, brevemente, il mio pensiero.

Citazioni:

''Lo stallone varcò le porte e i due si ritrovarono sui prati fuori le mura. Tom lanciò un rlo selvaggio . La sua avventura era cominciata.''

Consigliato:  Be', diciamo che se avete figli, nipotini, cuginetti che hanno questa serie, o se la trovate a buon mercatro, perché no? ^_^ Io una veloce lettura gliela 



domenica 14 febbraio 2016

Segnalazione : La ricetta segreta per un sogno




Il 18 Febbraio  per Garzanti
La ricetta segreta per un sogno 
di
Valentina Cebeni.



La trama: 

Il primo profumo che Elettra ricorda è quello del pane appena sfornato e dei biscotti speziati. Nella panetteria in cui è cresciuta ha imparato da sua madre che il cibo è il modo più semplice per raggiungere il cuore delle persone. Ma adesso che lei non può più occuparsi del negozio e ha lasciato tutto nelle mani di Elettra, i suoi dolci non hanno più questo potere. E tutte quelle domande rimaste in sospeso tra loro non hanno una risposta. Domande su un passato che la donna non ha rivelato a nessuno, nemmeno a lei, sua figlia.
Elettra, persa e smarrita, sente di non avere altra scelta: deve fare luce su quei silenzi. Eppure in mano non ha altro che una medaglietta con inciso il nome di un’isola misteriosa, e una ricetta: quella dei pani all'anice che sua madre cucinava per sconfiggere la malinconia e tornare a sorridere. Proprio quei dolci le danno la forza per affrontare il viaggio verso l’isola del Titano, un pezzo di terra sperduto nel Mediterraneo la cui storia si perde in mille leggende. Se su un versante la vita scorre abitudinaria, sull'altro solo cortei di donne vestite di nero solcano stradine polverose che portano al mare. Un luogo in cui ogni angolo nasconde un segreto, una verità solo accennata. Un luogo in cui risuona l’eco di amori proibiti e amicizie perdute.
Ma Elettra non ha paura di cercare, di sapere. Deve scoprire come mai il vento dell’isola porta con sé gli stessi sapori della cucina di sua madre, la stessa magia dei suoi abbracci che la facevano sentire protetta quando era bambina. Deve scoprire il legame tra la donna più importante della sua vita e quel posto. Perché solo così potrà ritrovare sé stessa. Solo così Elettra potrà credere di nuovo che cucinare è un gesto d’amore e che davvero esiste una ricetta per non dimenticare mai di sognare.
La ricetta segreta per un sogno è un caso editoriale internazionale venduto in tutta Europa. Un romanzo indimenticabile sul potere del cibo e sulla forza del passato. Un romanzo capace di trasportare su un’isola affascinante e segreta in cui tutto è possibile. Un romanzo su una donna alla ricerca delle proprie radici.

L'autrice: 

Valentina Cebeni vive a Roma dal 1985, anno della sua nascita, ma ha il mare della Sardegna dei suoi nonni nel cuore. Appassionata di storie sin dall’infanzia, ha un grande amore per la cucina, nato proprio per riscoprire i legami con le radici della sua famiglia.



In occasione dell'imminente uscita del romanzo, la Garzanti mi ha gentilmente inviato 5 card con altrettante cinque ricette tratte dal libro. Sono tutte molto carine, ma per stuzzicare un po' la vostra curiosità ho deciso di condividere con voi solo una ricetta: quella che ho trovato più cuosa e interessante. E che mi piacerebbe preparare prima o poi.



Interessante, no?
Le altre ricette me le conservo per quando magari recensirò il libro. Si, perchè ho intenzione di leggerlo, m'intriga troppo.
E voi? Cosa ne pensate? 




lunedì 8 febbraio 2016

Ti lascio un film : Dragonheart


Salve lettrici e lettori!
Dopo una settimana esatta torno finalmente a postare!!! Volevo farlo prima ma è stata davvero una settimana piena. Pensate che, nonostante il libro che sto leggendo mi piaccia da morire, ho avuto poco tempo per leggerlo. Oggi, o domani al massimo, dovrei finirlo. Pregate per me, così potrò dedicarmi al libro per la #secretbookchallenge!.
Ma bando alle chiacchiere e passiamo al dunque. ^_^


Titolo: Dragonheart - Cuore di drago-
Titolo Originale:Dragon Heart 
Paese di Produzione: USA, UK, Slovaccia
Anno:1996
Durata:103 min
Genere: epico, fantastico, avventura
Regia: Rob Cohen
Soggetto : Patrick Read Johnson, Charles Edward Pogue
Sceneggiatura:Charles Edward Pogue
Musica: Randy Edelman



TRAMA:

In un tempo lontano, tanti secoli addietro, il cavaliere Bowen, prima benefico poi mercenario, e il drago chiamato Draco, ultimo della sua specie, si uniscono in una eroica battaglia per liberare un paese dal dominio di un governante feroce, il giovane Einon, al quale entrambi erano fortemente legati. Bowen era stato il precettore di Einon da piccolo, mentre Draco è lo stesso drago che anni prima aveva dato metà del proprio cuore per salvare Einon e non era stata quella metà ad avvelenare l'anima del giovane re. Ormai decisi a riportare il regno ai tempi in cui verità e onore erano la prima regola, Bowen e Draco si uniscono a Kara, figlia del capo della rivolta contadina.






OPINIONE PERSONALE:

Ho visto questo film per la prima volta tanti anni fa, per caso, in un un pomeriggio in cui mi stavo annoiando: la mia vicina di casa mi prestò la videocassetta e ...me ne innamorai a prima vista.
Libri sui draghi, a parte  la serie di Paolini, non ne ho letti quasi per nulla. I film qualcosina di più. Sicuramente il mio preferito è Dragonheart. Lo so che a molti questo film non piace e che viene spesso criticato. Ma unisce draghi e cavalleria,epicità e buoni sentimenti. La cosa che mi piace di più è il legame che piano piano cresce e unisce Bowen e Draco. Entrambi, in modo diversi, sono stati traditi e usati da Einon. Credevano e avano riposto fiduucia in lui, e quando questa fiducia è venuta a mancare, sono rimasti soli,sopraffatti dal dolore , dalla rabbia e dal senso di colpa. Quando si conoscono, non sanno bene quanto anche l'altro sia stata tradito dal principe, ma quando tutte le carte si scopriranno, quando saranno sinceri fino in fondo l'uno con l'altro e con se stessi allora, e solo allora, saranno pronti a fronteggiare Einon. Insieme. Sarò una vecchia sciocca sentimentale, ma certe cose riescono a toccarmi nel profondo e a commuovermi. Dragonheart  magari non sarà un filmone di quelli epici, non avrà chissà, quali effetti speciali, ma trovo che nella sua semplicità abbia tante cose buone da insegnare. Certo Bowen è un cavaliere, e i draghi non esistono, però certi ideali valgono sempre: lealtà, coraggio e...cuore. Un grande cuore che batte per le cose in cui si crede. Un'altra cosa che mi piasce da matti in questo film, sono le musiche. In alcune scene, come in quella finale, musica e immagini si sposano alla grande, enfatizzando la scena emozionandomi ancora di più. Insomma, un film che ho fra la mia collezione di dvd e che , di tanto in tanto, riguardo molto volentieri.
So che sono stati fatti altri due film,, ma non li ho mai visti. O meglio ne ho visto un pezzettino del secondo, ma si allontanava troppo da questo e allora ho lasciato perdere.

IL MIO PERSONAGGIO PREFERITO: amo sia Bowen che Draco




IL PERSONAGGIO CHE DETESTO: Einon, ma credo che in pochi non l'abbiano detestato. Pensare che anni dopo l'attore interpreterà  il ruolo di Remus J. Lupin, il mio personaggio preferito in Harry Potter, mi fa sempre un certo effetto. Soprattutto perché Einon e Remus sono agli antipodi, proprio.

LA MIA SCENA PREFERITA:Quando Bowen trova il nome per il drago.

LA MIA CITAZIONE PREFERITA:


Vi lascio anche il video di quando Bowen trova il nome per il drago ^_^



E con questo è tutto. Fatemi sapere cosa ne pensate e ci vediamo alla prossima. 






lunedì 1 febbraio 2016

Good Food - Febbraio 2016-


Buongiorno a tutti!
Per oggi avevo in programma di fare un'altro post, poi m,i sono ricordata che è il primo Lunedì del mese e che quindi toccava a 'Good Food'!non posso credere che sia già Febbraio. A me sembra ieri ,che avevamo luci, addobbi e albero di Natale in giro per casa e ora stiamo in mezzo a maschere e coriandoli...fra un mese invece saremo circondati da coniglietti e uova di Pasqua. Anche voi, a volte, sembra che il tempo scorra troppo velocemente? Okey, basta chiacchiere e passiamo al post vero e proprio.


Come dicevo poco fa siamo a carnevale, e carnevale a casa mia  vuol dire fare il Migliaccio. I miei nonni materni e mia madre sono di origini Napoletane( per la precisione di un paesino vicino Napoli), e da loro la tradizione di carnevale prevede di preparare questo dolce., Per chi non lo conoscesse, il migliaccio è un dolce fatto con la semola e la ricotta. Non è una torta molto alta, e di certo non è dietetico, ma ha una consistenza soffice ed è una vera delizia. Mai senza una fettina di questa a carnevale. Mai! 


Io lo so che le bibite confezionate non sono il massimo, ma mio malgrado mi capita spesso di comprarle e consumarle.Più succhi, in realtà, ma quando ho voglia di cambiare , a volte mi lascio tentare dall'Elisir Di Rocchetta al Pompelmo Rosè. Mi piace perché non  sa troppo di agrumi , ma ha anche una nota dolce e, soprattutto  d'estate, risulta ,molto dissetante ( e fresco se lo mettete nel frigo). Ultimamente però, non lo trovo facilmente, spero solo che non lo levino dal mercato. 


Ecco fatto, anche questa volta siamo arrivati alla fine.
Fatemi sapere cosa ne pensate, e al prossimo mese con questo appuntamento. :)