mercoledì 27 gennaio 2016

Giorno della Memoria: Elie Wiesel




Autore: Elie Wiesel

Titolo: La notte

Pagine: 104

Genere: Autobiografico- Storico










Questa non è una recensione, ma un consiglio letterario, fra l'altro improvvisato in questo momento. Invece del solito 'WWW WEDNESDAY', visto che oggi è il Giorno Della Memoria ho deciso di consigliarvi e di parlarvi di un libro che ho letto quando avevo tredici anni , e che da allora, pur non avendolo mai riletto, mi è rimasto dentro. Più di altri libri che trattano questo stesso argomento, la storia che l'autore, e protagonista,  del libro mi ha toccata molto, e per questo, forse mi è stato impossibile cancellarlo dalla memoria. Quello che mi dispiace è che questo libro non è conosciuto molto, al contrario di tanti altri. Alla fine quando si parla di libri dedicati all'Olocausto si pensa e si cintano sempre i soliti 'Se questo è un'uomo', 'Il Diario di Anne Frank', più recentemente si è aggiunto 'Il bambino con il pigiama a righe', ma questo non lo sento mai nominare. Santa donna l'insegnante  che lo scelse come testo per  le ore di Narrativa a scuola in terza media( esiste ancora l'ora di narrativa? boh).

La notte, come dicevo, è la storia autobiografica di Elie Wiesel, autore del libro. e descrive la terrificante esperienza dei Lager, La storia è narrata dal punto di vista di Wiesel quindicenne, scaraventato improvvisamente dalla normalità della sua vita quotidiana, a quella dell'Olocausto.
Tutta la famiglia di Wiesel viene deportata al campo di concentramento di Birkenau, dove perderà la madre e la sorellina. Riesce a rimanere vicino al padre, e con lui verrà trasferito ad Auschwitz, poi a Buma  e alla fine a Buchenwald, dove assiste impotente e inaridito, all'agonia e alla morte del padre. Liberato, con i pochi sopravvissuti, dalle truppe americane, può tornare  a una vita normale; ma , guardando dopo tanto tempo il suo riflesso in uno specchio, vede solo un cadavere  che lo guarda.
Questo libro è duro e crudo, e non narra solo  l'esperienza  della morte fisica  di milioni di Ebrei, dei concittadini di Wiesel o dei suoi famigliari : parla anche di una morte spirituale dell'autore, di come  quell'esperienza l'abbia cambiato e sconvolto. Non solo togliendogli completamente la fede in Dio, ma tramutando profondamente il suo essere.  E vi dico che tutto questo, leggendo il libro, lo si avverte.
Non è un libro 'facile', e leggero, anzi è molto crudo e vi  farà riflettere su molte cose, e tuttavia mi sento di consigliarlo proprio per questo. Certe cose non andrebbero mai vissute. Non andrebbero mai dimenticate.
Non so se è ancora reperibile, ma se riuscite a procurarvelo, è un ottima lettura. E spero che questo post un po' diverso dal solito, vi sia piaciuto.
Alla prossima :)

Nessun commento:

Posta un commento