mercoledì 29 aprile 2015

Recensione -Niente è come te -



Autore: Sara Rattaro
Titolo:  Niente è come te
Casa Editrice: Garzanti
Collana : Narratori moderni
Genere: Romazo
Pagine: 219
Formato: Rilegato
Costo: E' un regalo, ma si aggira intorno ai 12 euro.

Trama:

Due scatole colme di libri, pupazzi e tante fotografie. Tutto il mondo di Margherita è racchiuso in quelle poche cose. In spalla il suo adorato violino e tra le mani un biglietto aereo per una terra lontana: l'Italia. La terra dove è nata e che non rivede da quando è piccola. Ma ora è lì che deve tornare. Perché a quasi quindici anni Margherita ha scoperto che a volte è la vita a decidere per noi. Perché c'è qualcuno che non aspetta altro che poterle stare accanto: Francesco, suo padre. Il suono assordante dell'assenza di Margherita ha riempito i suoi giorni per dieci anni. Da quando sua moglie è scappata in Danimarca con la loro figlia senza permettergli di vederla mai più. Francesco credeva fosse solo un viaggio. Non avrebbe mai pensato di vivere l'incubo peggiore della sua vita. Eppure, ora che Margherita è di nuovo con lui, è difficile ricucire quello che tanto tempo prima si è spezzato. Francesco ha davanti a sé un'adolescente che si sente sbagliata. Perché a scuola è isolata dai suoi compagni e a casa passa le giornate chiusa nella sua stanza. Ma Francesco giorno dopo giorno cerca la strada per il suo cuore. Una strada fatta di piccoli ricordi comuni che riaffiorano. Perché le cose più preziose, come l'abbraccio di un padre, si possiedono senza doverle cercare. E quando Margherita ha bisogno di lui come non mai, Francesco le sussurra all'orecchio poche semplici parole per farle capire quanto sia speciale: "Niente, ma proprio niente, è come te, Margherita".

Recensione:

Come certamente saprete se seguite il mio blog questo romanzo l'ho fortemente voluto. Quando è uscito, a Settembre 2014 mi sembra, me lo trovavo pubbliccizato dappertutto. La trama mi attirava tantissimo e, cosa irrilevante ma che fa piacere in un libro, aveva una bella copertina.  Leggendo in giro le recensioni però, mi sono accorta che non erano proprio entusiastiche, ma comunque ero decisa a prenderlo  prima o poi. A Natale  infine, me lo sono ritrovata fra i doni sotto l'albero. Ero molto contenta e mi sono detta ' Ah, così poi lo leggo'.
L'ho letto e...Non mi è piaciuto. O meglio ho  provato un senso di delusione fortissimo dopo averci riposto tante aspettative.  Dopo averlo letto, ed esserne rimasta delusa, ho capito le critiche e i tanti 'non mi piace' che questo libro ha ricevuto. Partendo dal punto che io della Rattaro non avevo mai letto nulla, questa prima avventura con questa autrice non mi ha entusiasmato. 219 pagine lette lentissimamente.Credo di aver letto tomi 4 volte tanto in meno tempo di questo.  Quello che mi ha deluso, e che da una parte mi ha fatto anche arrabbiare è che il libro, o quantomeno la trama aveva delle buone potenzialità.  La storia ha degli spunti interessanti e temi importanti come la separazioni, i figli che si trovano nel mezzo del divorzio, la bulimia e l'autolesionismo, il dolore di un genitore che si trova a dover vivere senza sua figlia. Concorderete  con me che sono temi importanti con cui, già solo con uno  di questi, si può fare un buon lavoro. E invece no. Alcuni problemi, come appunto la bulimia e l'autolesionismo, compaiono  improvvisamente  in quello che probabilmente vorrebbe essere un colpo di scena, che colpisce pure, ma non  sono sviluppati bene.  Ho avuto l'impressione che  l'autrice volesse 'per forza' fare colpo, riempiendola di frasi ad effetto. Che dovesse, a tutti i costi, essere un bel libro. E questo l'ho trovato fastidioso.Parecchio. Come se qualcuno volesse scrivere che so, sulla morte, e  per farlo riempisse le pagine di frasi ad effetto o aforismi sul tema. Piuttosto  fastidioso, vero? E poi non credo che sia stata una buona  idea quella di dividere il capitoli in punti di vista: quello del padre e quello di Margherita.  Ripeto, in questo modo si è aggiunta troppa carne al fuoco. Se si manteneva solo il punto di vista di Francesco,il padre, concentrandosi sul  suo rapporto con la figlia, forse, poteva venirne fuori qualcosa di carino. E invece niente. Perché neanche il finale si salva. Si risolve,a modo suo, un problema, ma lascia in sospeso altri problemi. No, non ci siamo proprio. Stavolta del libro salvo giusto la copertina.

Citazioni:

''Esiste una forma di dolore che rischia di non vedere mai la fine.''

'' Accorgersi di amare una persona più di quanto lei ami te, per questo si impazzisce.''


Consigliato: Io vi direi di passare ad altro. Se cercate libri 'forti', si può cercare di meglio.

2 commenti:

  1. Sonia, come forse ricordi nemmeno a me è piaciuto.. purtroppo questo stile lento e un po' piatto è una caratteristica della Rattaro, io l'ho trovata in tutti i suoi libri, per questo non leggero nient altro di suo.. belle trame, ma che alla fine dicono poco o niente.

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  2. Guarda, Rowan ero tentata anche da 'Un uso qualunque di te', ma a questo punto passo. ,,,,,Peccato però rovinare tram,e interessanti con banalità e clichè

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