mercoledì 26 novembre 2014

Recensione - Il suggeritore-




Autore:  Donato Carrisi
Titolo:   Il suggeritore
Casa Editrice:  Tea
Collana : Super tea
Genere: Thriller
Pagine: 460
Formato:  Brossura
Costo:  4, 25

Trama:

Qualcosa di sconvolgente è successo, qualcosa che richiede tutta l'abilità degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che sa assumere molte sembianze, che li mette costantemente alla prova in un'indagine in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio. Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. E un gioco di incubi abilmente celati, una continua sfida. Sarà con l'arrivo di Mila Vasquez, un'investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l'altro, grazie anche al legame speciale che comincia a formarsi fra lei e il dottor Gavila. Ma un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo...


Recensione:

Prima esperienza con Carrisi, dopo averne sentito parlare tantissimo. Per una serie di eventi e coincidenze, o molto più semplicemente del caso, mi sono ritrovata a leggere  come suo primo libro, il thriller con cui ha debuttato.  Ammetto che non sono una grande fan  del genere, le mie esperienze  credo che si riducano a circa una decina di libri  in questo campo. E quando dico ' in questo campo'  Intendo 'Trhiller', e non giallo, o noir.  Dicevo, poche esperienze, fra cui un paio di libri splendidi del re King,, ma niente di più. Poi mi sono imbattuta in Carrisi. L'ho sentito tanto nominare e alla fine ho preso un suo libro.
Mi aspettavo un buon libro, ma non stratosferico, anche perché di solito dei libri  tanto acclamati rimango un po' delusa. Le mie aspettative, invece, sono state superate.  E'un gran bel libro. Non bello dal punto di vista di morale e insegnamenti. Anzi in questo caso vi avviso:  Il ''Suggeritore'' è un libro crudo, violento, senza speranza, dove il male  mostra il peggio ( o il meglio, fate voi) di sé , e con i suoi lunghi artigli sembra  avvolgere ogni cosa e persona.  Nel corso della risoluzione del caso tutti, a cominciare  da Mila e Gavila, man mano  che le indagini procedono,  dovranno  fare i conti  con le proprie paure, il proprio passato e con la parte peggiore di se stessi.  Mano mano che la storia procede non si ha il tempo di stupirsi davanti a una scena raccapricciante, che poche righe dopo ti ritrovi a inorridire di fronte a nuovo, macabro dettaglio; tutte le volte che l'assassino sembra a portata di mano  ecco invece che sfugge nuovamente. E alla fine sembra perfino prendersi gioco di tutti. No, sotto questo punto di vista non è 'Bello'. Ma è bello perché la trama ha un senso, perché è tutto collegato in maniera perfetta, come in un ingranaggio dove ogni parte serve a far muovere il tutto.  E' bello perché ti prende dalla prima all'ultima pagina,  e in ogni capitolo  c'è un colpo di scena che ti stupisce. Una delle trovate più geniali di Carrisi è stata una cosa piccola, ma geniale: levare ogni riferimento geografico.  Voi, leggendo, non sapete dove è ambientata la storia, non sapete in che città, luogo , nazione, paese si svolga la storia. Di che nazionalità sono i protagonisti. Niente. Non troverete un nome di città manco a pagarlo oro. L'autore ha dichiarato di averlo fatto apposta, perché così il lettore si sente perso. Be' può sembrare ridicolo ma è proprio così Spesso mentre leggevo mi ritrovavo a pensare ' dov'è che è ambientato ?', ma non trovavo risposta. E questo rende tutto più angoscioso, sapete perché? Perché siamo degli abitudinari, e vorremmo sempre essere rassicurati, avere almeno piccole certezze nella vita.  Ma in questo  libro, come dicevo, Carrisi mostra il peggio del mondo, ed è talmente bravo a coinvolgerti, che in questo modo fa perdere anche a te , come ai protagonisti del suo libro , tutte le certezze, perfino le più piccole...perfino dove sei. I personaggi poi sono descritti talmente bene, fisicamente, caratterialmente...psicologicamente, che su ognuno di loro potresti scriverci un trattato.   Non ti annoi mai, c'è sempre qualcosa o qualcuno che ti intriga, e ti stupisce. Il libro è scritto bene e la trama regge. C'è stato solo  momento che ho trovato più lento, ed è stato quando viene introdotto il personaggio della medium.  Ho letto  in giro per il web, che a molti questo personaggio è sembrato fuori luogo:  a me no. Un po' sopra le righe certamente, ma è servito  per  dare più spazio alla parte buona della storia. Serviva un personaggio  che credesse nel bene, che agiva per esso, per controbilanciare  la parte maligna. E' vero, sono stati un paio di capitoli un pò' lenti rispetto agli altri, ma non mi sono dispiaciuti. Originalissimo il personaggio di Mila Vasquez, che esula un po' dai canonici detective. Questa poliziotta esperta in casi di persone scomparse, incapace di provare empatia e che per ovviare a questo si procura dei tagli per poter piangere le vittime,  è senza dubbio il personaggio migliore della storia. Anche lei con un passato tutto da scoprire.
Insomma, come si è potuto capire il libro mi è piaciuto parecchio, spero che ne facciano una bella trasportazione cinematografica ( in realtà ci vedrei bene una serie tv, ma è una mia idea), e credo che prenderò,  prima o poi l'altro libro che Carrisi ha dedicato a Mila Vasquez: 'L'ipotesi del male'. E bravo  Carrisi, ce l'hai fatta a conquistarmi.

Citazioni:

Dio è silenzioso, il Diavolo sussurra.

Mila pensava che ognuno di noi ha una strada. Una strada che porta a casa, alle persone più care, a ciò cui siamo maggiormente legati. Di solito la strada è sempre quella, la s'impara da piccoli, e ognuno la segue per tutta la vita. Ma capita che quel cammino si spezzi. A volte ricomincia da un'altra parte. O, dopo aver disegnato un percorso tortuoso, ritorna al punto in cui si era spezzato. Oppure rimane come sospeso. A volte, però, si perde nel buio. 

Consigliato:  Sicuramente... suggerito ^_-

domenica 23 novembre 2014

pensieri in libertà # 9




“E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va' dove lui ti porta. ”


Susanna Tamaro

sabato 22 novembre 2014

Tag - Questo o Quello?-

Ciao a tutti,
per questo appuntamento di sabato ho pensato di proporvi un tag, che s'intitola '' Questo o quello?''. Ricordo di averlo visto un po' di tempo fa  su You Tube, ma non mi ricordo da chi... la vecchiaia. :P Comunque ho visto che parecchi blog e canali lo hanno già fatto, e quindi dato che lo tenevo da parte da un po' incominciamo subito. Per partecipare basta che rispondiate anche voi alle 14 domande.
Buon divertimento.

1) AUDIO LIBRO O LIBRO CARTACEO?

Mai ascoltato un audiolibro in vita mia. Quindi dico  senza dubbio cartaceo. Non so come  puo' essere ascoltare , un audio libro però ho come l'impressione che  sareebbe un'esperienza che non mi piacerebbe. Infondo non ho mai desiderato farlo.

2) RILEGATURA O BROSSURA?

Sarò l'unica nel mondo,me ne rendo perfettamente conto , ma preferisco la rilegatura, Certo c'è la grana della sovra copertina che si muove, ma io la rimuovo mentre  leggo e la rimetto a fine lettura. Non ho nulla contro la brossura, ma  a volte, sopratutto con i libri più voluminosi la copertina morbida mi da un po' fastidio.

3) FICTION O REALTA'?

Sinceramente mi basta leggere qualcosa, non ho preferenze.

4) MONDO FANTASY O MONDO REALE?

Ecco qui una leggera preferenza ce l'ho: mondo reale. Ma in fondo al fantasy mi ci sono avvicinata solo da pochi anni. Ma anche qui vale la ''regola'' della risposta precedente. Alla fine  mi basta poter leggere qualcosa.

5) HARRY POTTER O TWILIGHT?

Io trovo che siano due serie molto diverse fra loro, e continuo a meravigliarmi di come la gente possa anche soltanto pensare di paragonarli. Comunque, premesso questo dico: Harry Potter tutta la vita.

6) KINDLE, I PAD O ALTRO

Kobo! il mio amico Kronk per certe letture è insostituibile. :)

7) PRESTARE O COMPRARE?

Preferisco di gran lunga comprare. Però a volte, specie se ho dubbi  su un ,libro riesco anche a farmelo prestare. Tanto se poi mi piace me lo compro ^_-

8) LIBRERIA O ACQUISTI ON LINE?

Ultimamente acquisto spesso on line, ma devo dire che preferisco gli acquisti in libreria: non c'è niente da fare quando compri in libreria e tutto così...magico.

9) STORIA SINGOLA O TRILOGIA?

SINGOLA! Vi prego basta con trilogie e saghe, non so più quante ne ho in corso( dovrei fare un riassuntino in  proposito). Vi svelo una segreto signori scrittori: ai lettori , ogni tantoi, piace leggere amnche un libro che abbia un punto definitivo alla fine.

10) LIBRI LUNGHI O CORTI?

Assolutamente indefferente. Nel senso che si, a volte opto per uno pittosto che per l'altro, a seconda dei momenti e delle esigenze, ma la mole di un libro non mi spaventa. Se mi interessa un mattone da 1000 pagine me lo leggo tranquillamente. :)

11) LIBRI ROMANTICI O PIENI D'AZIONE?

Io sono una donna all'antica e mi piacciono i libri Romantici. Che volete farci?

12) LA TUA POSIZIONE PREFERITA PER LEGGERE

Sdraiata sul letto.

13) CIOCCOLATA FONDENTE O AL LATTE?

Lo ammetto sono una golosona del cioccolato al latte, ed è quello che mi ritovo a comprare e a mangiare  maggiormente. Ma non disdegno neanche il fondente, di tanto in tanto. Ma evviva il cioccolato al latte

14) LEGGI LA TRAMA O TI FIDI DEL TUO ISTINTO?

Leggo la trama...leggere solo il titolo non mi basta: devo avere un'idea di cosa sto ando a leggere. E' vero che anche così mi sono ritrovata con delle boiate pazzesche. Forse dovrei fidarmi di più del mio istinto, ma non credo ci riuscirò mai.

mercoledì 19 novembre 2014

Recensione - Colpa delle stelle -





Autore: Jhon Green
Titolo:  Colpa delle stelle
Casa Editrice: Rizzoli
Collana :  Rizzoli narrativa
Genere:  Romanzo
Pagine: 356
Formato: Rilegato
Costo: 13,60

Trama:

Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.

Recensione:

Sono profondamente convinta  che siano i libri a scegliere noi. Ci credo con ogni fibra del mio essere, davvero. E non lo dico tanto per dire o per fare 'scena'. Mi è capitato  diverse volte d'imbattermi in un libro che mi ha colpito molto, ma  che non era '' in programma''. Colpa delle stelle  non era in programma. Anche quando l'ho comprato ero indecisa fra lui e 'Resta anche domani''. Poi nel carrello mi sono ritrovata il libro di Jhon Green. Non chiedetemi  perché: non lo so . Pensare che avevo un po' paura ad affrontare Jhon Green, non so  perché ma mi dava l'idea di uno di quegli autori pesantucci e sul filosofico andante. Oh, vi parla una che ha fatto  poco meno di un anno alla facoltà di Filosofia, niente in contrario, anzi mi piacciono i libri filosofici, però mi dava quest'idea.  E invece si è rivelato uno dei migliori romanzi che io abbia mai letto negli ultimi tempi. Leggerlo è stata un' avventura che mi ha regalato tantissime emozioni.  Mi ha fatto ridere., mi ha intenerito, , mi ha fatto piangere e riflettere.  Augustus ed  Hazel sono due ragazzi come tanti, ma con qualcosa di diverso: entrambi stanno combattendo una battaglia contro il cancro. Il libro è scritto in prima persona e con un linguaggio  molto semplice e diretto. La prima  cosa che mi ha colpita sono stati i dialoghi in certi punti frizzanti e irriverenti.  Qualcuno potrebbe pensare che in un libro  che parli di un argomento tanto delicato come il cancro , certe battutte siano fuori luogo. Invece no. Per i protagonisti della storia é un modo per  non perdere del tutto se stessi, per stemperare la tensione e non cadere in  una disperata disperazione.  Il modo in cui i ragazzi del libro storpiano i nomi delle varie malattie, o i soprannomi che si danno, è dettato  dalla necessità di andare avanti e continuare a vivere.  Hazel e Agustus inizialmente  hanno due modi di vedere le cose, poi  qualcosa li unisce. Ognuno di loro dà all'altro una nuova prospettiva di vedere le cose. Si conoscono, s'innamorano, e insieme cercano di affrontare le cose che sanno benissimo di non poter cambiare.

'' E' questo il problema del dolore. Esige di essere sentito''

 All'improvviso però tutto cambia, e il dolore entrrà prepotente nelle loro vite. Non vogliono essere delle vittime, non vogliono sguardi compassionevoli o regali perché più sfortunati di altri. Ho amato moltissimo ogni singolo personaggio della storia.  Insomma, Green riesce a essere originale, a non cadere nelle solite banalità. Quello che mi ha stupito è stato come l'autore, che afferma di non essersi basato su una storia vera, sia riuscito a far vibrare, attraverso carta e inchiostro , le emozioni e il dolore che i protagonisti provano. E' chiaro che nessuno dei due pensava di poter vivere in eterno,lo accertavano, certo, credendo che gli fosse concesso più tempo. Sanno che quello che gli sta succedendo non tocca solo loro, ma anche chi gli sta intorno ( Un effetto collaterale del morire),  ne sono consapevoli, però cercano di vivere comunque, bene o male, la propria vita. Il dolore fa parte della loro vita, e non solo per causa del cancro, ma anche perché sono consapevoli di essere una bomba innescata che sta per scoppiare , e che travolgerai tutti. Anche chi ami con tutta la foeza che ancora ti rimane. La vita è un dono, purtroppo  però è inevitabile soffrire e farti ferire da qualcun'altro . Ma come dice Gus, puoi decidere da chi farti ferire.   Un'altra piccola cosa che mi ha fatto amare questo libro è che viene citato il mio amato ''Giulio Cesare'' di Shakespeare, anzi il titolo de libro viene originale di Green ( the fault in our star, la colpa è nelle nostre stelle)  è una citazione del Giulio Cesare.
Amo questo genere di libri: quelli  che ti emozionano, e che t'insegnano qualcosa. Perché Hazel e Augustus me l'hanno insegnata una cosa: la vita è un dono. Sono anche molto curiosa di poter vedere il film che ne hanno fatto. Spero non mi deluda


Citazioni:

'' E' così che si muore, nel mezzo del,la vita, nel mezzo di una frase''

''Volevo  non essere una granata, non essere una forza negativa  nella vita delle persone che amavo.''

Consigliato:

Si certamente ve lo cosiglio, Però vi do' anche un altro suggerimento. Ho visto in giro per il web la foto  che una blogger ha fatto quando ha preso il libro:, Vicino a Colpa delle stelle c'è una confezione di fazzolettini di carta... io non sapevo com'era il libro,, e no n avevo ancora visto la foto in questione, perché se no mi sarei preparata. Non fate  come me e munitevi di fazzoletti: vi serviranno.

martedì 18 novembre 2014

Beauty Moments #10 - Crema Viso -






Eccoci di nuovo  con beauty moments, dopo averlo saltato per un appuntamento. Sarò sincera: un po' non avevo idea su che parlare e un po' non avevo voglia...a volte capita. Ma oogi siamo qui.
Per questo post ho deciso di parlare di un prodotto che usiamo bene o ma,le tutte, a volte anche solo come base trucco: la crema viso. Magari  c'è chi la usa come base truccoi, chi , come la sottoscritta, più che altro in inverno..insomma ad ognuna la sua. C'è da dire che personalmente non ho ancora trovato la crema viso perfetta o preferita. Ma continuo a cercare, anche perché come vi ho già detto e come le scale di Hogwarts, mi piace cambiare e variare i vari prodotti,.
Cominciamo.

Prodotto no:


Crema viso Bottega verde all'olio di oliva: Si presenta come una crema in vasetto dalla consistenza un po' pastosa e dal colore verde pallido/giallognolo,  Vi dirà come texure non era neanche male, però l'ho dovuta bocciare soprattutto per una reazione che non mi ha mai fatto nessun'altra crema: mi tirava e mi dava un leggero pizzicore. Tremendo. Sulla scatola e sul sito c'è scritto che è adatto a tutti i tipi di pelle quindi non credo dipenda dal fatto che ho la pelle mista. Anche perché per non buttarla l'ho passata alla nonna che ci si è trovata benissimo pur avendo anche lei la pelle ,mista. Magari c'è qualche ingrediente che a me dà questa reazione. Per questo motivo l'ho dovuta bocciare


Prodotto si:


Crema viso da giorno Anew Vitale di Avon: Come vi ho detto non ho una crema preferita, ma questa è quella che uso di più. Un po' perché me la regalano spesso, un po' perché mi ci trovobene. Dalla consistenza morbida si stende bene sul viso e con facilità. Mi piace il profumo leggermente fiorito  e la sensazione di freschezza che dona alla mia pelle. Inoltre ha la protezione contro i raggi uva e uvb, che la rendono davvero un'ottima crema. La uso davvero con piacere. Al momento l'ho finita e ne sto utilizzando un'altra ma non è escluso che prima o poi la riprenda


E anche per stavolta e tutto. Spero vi abbia interessato, almeno un pochino.
Come al solito lasciate,mi le vostre opinini in merito: se avete provato queste creme oppure no, come vi ci siete trovate. Che creme usate, quali mi consigliate...insomma quello che volete.
Un bacione.

lunedì 17 novembre 2014

Aggiornamento Project Ten Books



Buongiorno, buon lunedì,
eccomi di nuovo qui  sul blog.  Oggi ho pensato di farvi un piccolo aggiornamento su come sta andando il mio Project, Devo dire che avendo iniziato da circa un un mese( ho iniziato il 20 ottobre), non posso proprio lamentarmi dato che proprio ieri ho finito il terzo libro.






Il baco da Seta, Robert Galbraith ( J.K. Rowling)

Il suggeritore, Donato Carrisi

Finché le stelle saranno in cielo , Kristin Harmel

Evernight, Claudia Gray

Una piccola libreria a Parigi, Nina Georg

Fuga dal Natale, Jhon Grisham

Colpa delle stelle , Jhon Green

Shiver, Maggie Stiefvater

La voce invisibile del vento, Clara Sanchéz

La biblioteca dei morti, Glenn Cooper

I libri contrassegnati dalla stella gialla sono, ovviamente, quelli già letti, e che nella lista sono stati barrati. Fino adesso sono state tutte  belle letture.  Mercoledì arriverà la recensione di 'Colpa delle stelle', e magari verso il sabato e domenica anche quella de ' Il suggeritore', Giusto per non restare troppo indietro. Ho finito ieri pomeriggio di leggere il libro di Carrisi, ma ancora  non ho deciso cosa iniziare oggi. Penso che mi lancerò nella lettura di 'Una piccola libreria a Parigi'.
E con questo è tutto. Al prossimo aggiornamento. :)

venerdì 14 novembre 2014

Recensione - Il baco da seta -



Autore:  Robert Galbraith
Titolo:  Il baco da seta
Casa Editrice: Salani
Collana : Romanzo
Genere:  Giallo, Noir
Pagine: 555
Formato:  Rilegato
Costo:  18,60 ma io l'ho pagato 15,81

Trama:

Londra. L'eccentrico scrittore Owen Quine non si fa vedere da giorni. Non è la prima volta che scompare improvvisamente, ma non è mai stato via così tanto tempo e la moglie ha bisogno di ritrovarlo. Decide così di assumere l'investigatore privato Cormoran Strike per riportare a casa il marito. Ma appena Strike comincia a indagare, appare chiaro che dietro la scomparsa di Quine c'è molto di più di quanto sua moglie sospetti. Lo scrittore se n'è andato portando con sé il manoscritto del suo ultimo romanzo, pieno di ritratti al vetriolo di quasi tutte le persone che conosce, soprattutto di quelle che ruotano attorno al suo mestiere. Se venisse pubblicato, il libro di Quine rovinerebbe molte vite: perciò sono in tanti a voler mettere a tacere lo scrittore... Ricco di colpi di scena, uno spaccato degli intrighi del mondo editoriale londinese, "Il baco da seta" è il secondo romanzo della serie che ha per protagonisti Cormoran Strike e la sua assistente, la giovane e determinata Robin Ellacott.

Recensione:

Il baco da seta. L'ho aspettato fin dal primo momento in cui ho saputo della sua esistenza e che sarebbe uscito ad Ottobre.  Ho aspettato di averlo per iniziare il 'Project Ten Books', ed è stato il primo libro che ho deciso di affrontare per il suddetto Project. Da quello che vi ho scritto  riuscirete a capire che il precedente 'Il richiamo del cuculo', mi era piuttosto piaciuto(  Avevo fatto anche una recensione).Come per il precedente, devo dire che il libro nel suo complesso mi è piaciuto, ed è stata una buona  lettura.
In questo secondo caso che si ritrovano ad affrontare Cormoran e Robin, ci ritroviamo a indagare con loro sulla morte di uno scrittore  decisamente eccentrico e stravagante. E con questo arriviamo  già ad uno dei punti più interessanti della trama. La Rowling con questo libro offre a noi lettori uno spaccato sul mondo dell'editoria. Popolato da gente talentuosa, ma anche d'individui arrivisti e meschini. Un mondo fatto di lusinge e invidie.  Non appena il detective e la sua collega si mettono alla ricerca dello scrittore, ai due appare subito chiaro che la chiave del mistero è ' Bombyx Mory' (Bombyx Mory è il nome latino del baco da seta traduzione del titolo inglese del libro 'The Silk Worm    ),il nuovo best seller che lo scrittore aveva terminato e in cui metteva alla berlina molti personaggi illustri dell'editoria. Personaggi che ovviamente  vorrebbero che il libro non fosse mai pubblicato. Ma quando lo scrittore verrà trovato ucciso  in un modo orribile e spietato, allora sarà davvero difficile capire chi lo ha ridotto così.  La Rowling questa volta, ha davvero creato una trama  e ben strutturata, elaborata in un modo valido e coinvolgente.  Anche i personaggi sono  validi e ben caratterizzati. Ognuno ha il suo carattere, i propri difetti, segreti, luci ed ombre. Ma noi lo sappiamo che la cara zia Row, in questo è davvero eccezionale: riesce a creare dei personaggi unici, che non passano inosservato e che, a volte, ti rimangono davvero impressi nel cuore e nella mente. Alcuni li ho caldamente odiati, ma altri li ho trovati davvero interessanti. In questo libro, più che nel precedente, è riuscita a creare un ritmo più serrato, complice anche il fatto che il delitto questa volta è più efferato. In realtà presenta lo stesso difetto  che già vi avevo detto del 'Richiamo del cuculo', ossia che in certe parti è più lento e fatica ad ingranare, ma  mai noioso. Gli indizi che semina durante il corso della storia ,ci collegheranno piano piano al colpevole che verrà svelato nelle ultime pagine con un finale davvero sorprendente e inaspettato.  Lo stile è semplice e diretto, senza tanti giri di parole. In un paio di casi, in realtà, ho dovuto prendere in mano il dizionario per cercare dei termini, ma credo che sia dovuto anche dal tipo di traduzione. Niente di fastidioso, anzi un buon libro si apprezza soprattutto  perché ti fa conoscere cose nuove. Il modo in cui ti descrive scorci di Londra e te ne fa letteralmente innamorare è qualcosa di unico. Qualcuno, infine, potrebbe storcere il naso davanti  a un  linguaggio  tanto diretto e 'forte'( mai eccessivo),  ma in un libro giallo, con   un omicidio così brutale non ci si può certo aspettare qualcosa di diverso. Però una cosa che mi è piaciuta ,particolarmente è legata proprio a questo aspetto. Quando la tensione  diventa 'Troppa', la Rowling  stempera l'atmosfera con una battuta da parte dei suoi protagonisti.  Ammetto che fra i due adoro di più Cormoran, Robin non è  male, ma sinceramente in alcuni punti di questo libro l'ho trovata un po' irritante, però solo a tratti. Alla fine  anche lei ha svolto un ruolo fondamentale alla risoluzione del caso.
La volta precedente vi avevo detto che sembrava  che 'il richiamo del cuculo' fosse il primo di una serie. Cercando in giro ho scoperto che molto probabilmente i libri che andranno a formare la serie saranno sette ( Aridaje....). Be', speriamo solo che non ci metta anche lo stesso numero di anni che ha impiegato per Harry Potter per concludere la serie.

Citazioni:

''Che cosa dici quando uno Scrittore Famoso ti mette in quello che secondo lui  è il suo libro più bello? Capisco quello che mi da, in un modo che un Non Scrittore non potrebbe. Ti fa sentire orgogliosa e umile. Si, ci sono persone che noi Scrittori  facciamo entrare nei nostri cuori, ma nei nostri Libri? E' una cosa speciale. E' diversa ''

''Forse a ravvivare la fiamma era il fatto che il marito, come tutti i grandi eroi, fosse morto; forse quel'adorazione non si sarebbe più estinta e Leonora, avrebbe scordato il peggio, coltivando il ricordo de Quine che un tempo aveva amato.''

Consigliato:

Be', non è il giallo dell'anno, però è sicuramente un buon libro per trascorre del tempo.


giovedì 13 novembre 2014

Pensieri in libertà #8 (New Edition ^_- )




A tutti è dovuto il mattino,ad alcuni la notte.
A solo pochi eletti la luce dell'aurora. 

 - Emily Dikinson -

martedì 11 novembre 2014

Teaser Tuesday


Partecipare è semplice, basta seguire queste regole:
-Prendi il libro che stai leggendo
-Aprilo ad una pagina a caso
-Trascrivine un breve pezzo (No spoiler)
-Riporta titolo e autore del libro


Il suggeritore
Donato Carrisi

''L'uomo le sorrise, mentre la collega si limitò a squadrarla  alzando il sopracciglio. Mila si avvicinò per le presentazioni di rito. Sarah Rosa disse solo nome e grado. L'altro, invece, le porse la mano, scandendo per bene  << Agente speciale scelto, Klaus Boris>>. Quindi si offrì di portarle il borsone. << Lascia, faccio io>> ''

giovedì 6 novembre 2014

Recensione - Storia di una capinera -




Autore:  Giovanni Verga
Titolo:  Storia di una capinera
Casa Editrice:  Newton compton editori
Collana :  Live
Genere:  Romanzo Classico
Pagine: 125
Formato: Brossura
Costo: 0,99 centesimi di Euro

Trama:

Il romanzo, scritto in forma epistolare, narra la storia di una fanciulla destinata dalla matrigna alla monacazione. Per un breve periodo la giovane lascia il convento e raggiunge la famiglia in campagna, ove conoscerà le gioie della vita ed anche l'amore; ma la felicità dura poco ed una serie di sventure si abbatteranno sulla ragazza. Con quest'opera Verga raggiunse una notevole popolarità, dovuta all'accuratezza con cui egli si documentò sui conventi e sul folklore siciliano il che testimonia l'interesse per il "vero" che sarà al centro dei romanzi maggiori.

Recensione:

Di Verga ho letto, nel periodo del Liceo, il suo più famoso ' Mastro Don Gesualdo', e ricordo che nonostante i temi importanti trattati in quel libro, mi era piaciuto abbastanza, Pur avendolo studiato in teoria non ho mai letto ' I Malavoglia', invece. Non avevo mai letto nemmeno questo libricino( è vergognoso, lo so...-_-), e in attesa  che arrivasse 'Il baco da Seta', ho deciso di leggerlo.
Sono solo 125 pagine, ma sono 125 pagine piene di trasporto, di amore per la vita, la bellezza del creato e della libertà. Sono rimasta stupita da come  un uomo abbia saputo tratteggiare  in modo così vero e delicato i sentimenti  di una ragazza.  Lo stile è scorrevole, mi aspettavo qualcosa di più pesante  e costruito  invece,  pur usando un linguaggio non più in uso e di altri tempi, scorre vie senza troppi problemi e in  modo più che comprensibile. Il fatto che sia scritto in forma epistolare, di cui conosciamo solo  le lettere di Maria , non è un limite, anzi. . Attraverso la voce di questa giovane ragazza riusciamo ad intuire le risposte che l'amica Marianna le dà e il carattere dei vari personaggi che le girano intorno. Questi vengono  tratteggiati bene da Maria nelle sue lettere e tramite quello che dice, e che non dice, impari a scoprirne pregi  e difetti di ognuno, e ad amarli o a odiarli a seconda di quello che ti suscitano . I suoi sentimenti vengono fuori dalle lettere con tutta la foeza e l'entusiasmo di una giovane ragazza innamorata.  Mi è piaciuto soprattutto per questo: perché mano mano che la storia va avanti , il lettore si trova a provare tutti i sentimenti della giovane Maria, non solo: ma ti ritrovi a fare il tifo per lei e a sperare che ci sia un finale migliore per lei di quello che immagini e che, alla fine, si avvera.  Mi rendo conto che è  davvero una mini-mini recensione,  ma più di così non saprei trasmettervi  le mie impressioni, quello che ho provato leggendolo.  Ed è davvero un romanzo tanto bello e triste quanto breve.

Citazioni

''Ora ti lascio. Ho il cuore troppo pieno per pensare ad altro. Scrivendoti ho provato ancora le stesse emozioni… Ora ho bisogno di rimaner sola, di sognare, di pensare, di esser felice...''

''Siamo degli umili fiorellini avezzi alla dolce tutela della stufa, che l'aria libera uccide.''

Consigliato:  Viste le 5 stelle che gli ho dato su Anobii direi proprio di sì.




lunedì 3 novembre 2014

Good Food # 6



Buongiorno, buon lunedì e , soprattutto, buon inizio Novembre. C'è poco da dire e da fare ormai il freddo dove più, dove di meno , è già arrivato.  La sottoscritta non si lamenta dato che odia il caldo con tutto il suo cuore, e invece ama i climi più freddi.
La 'puntata' di oggi di Good Food' potrebbe essere intitolata 'Dolci rituali serali', dato che tratterò di due  prodotti che utilizzo per la mia coccola serale, e che mi rilassa da tutte le tensioni del giorno.

Cominciamo con il primo prodotto.

Camomilla Everton Limone e Miele: C'è da premettere che io sono una grande amante di tè, camomille, tisane e affini. In un mobiletto della cucina ne ho di tutti tipi, gusti e sapori e durante il giorno, e di giorno in giorno vario molto, Non la sera. La sera è sempre camomilla( in quanto a volte soffro d'insonnia), anche qui ne ho alcuni varianti, ma ammettiamolo: Sono innamorata di questa qui dell' everton al limone e miele. E' profumatissima, e anche se uno non mette nessun tipo di dolcificante è buonissima anche da sola. Calda è favolosa, ma vi posso assicurare che è molto buona anche fredda( non rinuncio a questo rituale neanche durante l'estate). Ormai ne compro a due pacchi per volta. Si, non posso proprio farne a meno, se non l'avete mai provata fatelo: potrebbe sorprendervi. Purtroppo so che non tutti sono amanti della camomilla, ma questa potrebbe essere una 'variante' interessante . ^_^





Miele d'arancio: Un altro grande ammore *_* In questo caso  vario fra tre'gusti', ma questo è quello ufficiale della sera. Ormai non uso più lo zucchero per addolcire le bevande, e a parte per fare qualche dolce, non lo uso praticamente più. Preferisco il miele. Dona alle bevande un gusto più naturale e delicato a parer mio. A volte, mentre lo metto dentro la mia tisana, per 'sbaglio', me ne infilo  in bocca un mezzo cucchiaino( è meglio non esagerare). Mi piace troppo, delicato e con quel retro gusto d'agrumi è molto, molto piacevole.  Lo uso anche con il resto delle mie tisane, lui è il mio 'zucchero ufficiale', che qualche volta, a seconda delle esigenze, o delle voglie, sostituisco  con gli altri due.  Miele d'arancio for president.


E anche per stavolta è tutto.
Io non so voi, ma non c'è niente che ami di più che la sera starmene dentro al letto  in compagnia di un buon libro e la mia camomilla dolcificata al miele sul comodino da sorseggiare di tanto in tanto. O mentre guardo un film *_*
Tornerò sicuramente  a parlarvi di tè e miele, in quanto mi piacciono e, come vi ho detto, ho varianti su entrambi, però non nella prossima puntata, che essendo a Dicembre, sarù su qualcosa di prettamente più natalizio.
E voi cosa mi dite? Bevete Tè o tisane? E di che tipo? E  mettete lo zucchero oppure il miele? quale variante? Come sempre fatemi sapere che sono curiosissima.