venerdì 11 luglio 2014

Ti lascio un film - L'attimo fuggente-


Ciao a tutti e bentrovati di nuova in questa rubrica, che è alla sua seconda 'puntata'.
'Ti lascio un film' è una rubrica, che non avrà purtroppo cadenza fissa ( io cercherò di dargliela, ma l momento non prometto nulla), in cui vi parlerò di un film che mi è piaciuto.

Il film di oggi è:



Titolo: L'attimo fuggente
Titolo originale: Dead Poets Society
Paese di produzione USA
Anno: 1989
Durata: 124 min
Genere: drammatico
Regia: Peter Weir
Soggetto:  Tom Schulman
Sceneggiatura: Tom Schulman
Musiche:  Maurice Jarre

Scenografia: John Anderson


Trama:


Nell'autunno 1959 all'Accademia Welton, una scuola elitaria e conformista situata sulle colline del Vermont, i metodi assolutamente insoliti di un nuovo insegnante di materie umanistiche, John Keating, sono considerati con timore e sgomento dal preside Nolan e dalle famiglie. Keating affascina la sua classe non solo per intelligenza e simpatia, ma per novità pedagogiche: per lui la poesia sopra ogni altra cosa è il fulcro per far nascere e sviluppare lo spirito creativo e per "liberare" nei ragazzi non solo l'amore per Keats, Withman o Shakespeare, ma tutte le premesse migliori per la più indovinata e fertile scelta di vita. Nella classe di Keating, sette allievi lo seguono con interesse particolare, capeggiati da Neil Perry, un diciassettenne da sempre dominato da un padre autoritario, che scopre in se stesso la vocazione di attore. I sette ragazzi hanno fondato la "Società dei Poeti Estinti" e di notte lasciano spesso e volentieri l'Accademia per riunirsi in una grotta, per meglio comunicare tra loro e recitare versi, propri ed altrui. Gerard Pitts, Todd Anderson, Charlie Dalton, Knox Overstreet, Richard Cameron, Steven Meeks vivono così una loro specialissima stagione, fervida di scoperte ed entusiasmi. Ma i metodi del professor Keating e le azioni dei suoi allievi si scontrano con il conformismo e la serietà che sempre hanno regnato a Welton. I comportamenti di questi ragazzi hanno una tragica conseguenza nell'aspirante attore, che si toglie la vita nella casa paterna, dopo lo schietto successo riportato in una recita scolastica, avendo appreso che i suoi lo toglieranno dalla scuola per la sua insubordinazione. Severa inchiesta a cura del preside Nolan: Cameron (uno dei ragazzi, che teme l'espulsione) denuncia la Società ed il gruppo dei giovani fan dei Grandi Poeti. A malincuore e con le lacrime agli occhi, anche il timido Todd Anderson, pure lui minacciato di espulsione, firma la denuncia. Keating, ritenuto il vero responsabile di questa morte, deve lasciare l'insegnamento, mentre nella sua ex-classe tutto sta per tornare in ordine, sotto la temporanea e monotona guida personale dello stesso preside. Keating, ritirando i suoi libri - quelli dei Poeti che venera e che ha insegnato ad amare - vede il piccolo gruppo dei sette fedelissimi (che hanno "dovuto" accusarlo) i quali, saliti in piedi sui banchi, recitano versi e lo guardano intensamente, salutandolo per sempre.


Opinione personale:


Questo film l'ho scoperto per caso, grazie ad un'ex amica che lo adorava. Quando l'ho visto  ne sono rimasta totalmente rapita, affascinata. Certo non è un film leggero, anzi è molto profondo, e per certi versi impegnativo, ma è anche carico di significato e di poesia. Mi ha affascinata da morire la figura di questo professore che  nell'insegnare, non si limita  ad 'istruire',ma cerca di dare ai suoi studenti gli strumenti per diventare dei pensatori. Li invita a non conformarsi alla massa,  ad essere se stessi , a ''rendere straordinaria la propria vita''. Li esorta continuamente a trovare la propria strada e, se necessario, ad andare controcorrente. Insegna loro a guardare alla bellezza della vita e a tirare fuori  quello che sentono dentro, anche se sono delle 'banalità'. Davvero un gran bel film, che dovrebbero guardare tutti prima o poi, anche solo una volta. Un'altra cosa che mi è piaciuta tantissimo del film sono state le musiche. Straordinarie; forse esagero ma parte della 'magia' del film è dovuta proprio alla colonna sonora. Ogni volta che lo vedo per intero, o che guardo alcuni scorci su You tube mi emoziono come la prima volta, riesco ogni volta a piangere in determinati punti. Film del genere sono perle di rara bellezza.  Sono stata talmente presa da questo film  che, quando mi hanno regalato il libro di Walt Withman, Foglie d'erba,  ho letto quelle poesie con curiosità e interesse, e poi ne cercavo in rete opinioni e pensieri...in pratica le ho studiate come quando andavo a scuola. Credo che quando un film riesce a smuoverti qualcosa dentro, ad affascinarti, a risvegliare in te la curiosità e la voglia di sapere,  sia davvero un gran film. E l'attimo fuggente lo è. Che altro dire? Be', spero che tutti prima o poi,  nell'arco del proprio corso di studi, o nella vita , incontrino il loro professor Keating...io sono stata tanto fortunata a trovare un 'insegnante  del genere negli ultimi due anni del liceo, credo che quella professoressa la porterò sempre nel cuore.

Il mio personaggio preferito: Il professor Keating




Il personaggio che detesto: il preside

La mia scena preferita: Oddio, scegliere non è facile, ce ne sono talmente tante. Però ne dico una che foese è fra le meno nominate : la scena della lezione sulla camminata. Una profondità unica.

La mia citazione preferita: Anche qui scegliere non è facile....si potrebbe citare l'intero film, ma qualcosa bisogna scegliere. E ho scelto.:

' Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi Leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita.'
Professor John Keating 


Infine vi lascio il video della mia citazione preferita. Non volevo mettere video, ma questo film se lo merita. C'erano tante clip, una più bella dell'altra e scegliere non è stato facile. opto per questa, perché mi piace tanto.





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