giovedì 10 luglio 2014

Recensione - Una ragazza grande-


Autore: Danielle Steel
Titolo:  Una ragazza grande
Casa Editrice: Sperling & kupfer
Collana : Pandora
Genere: Romanzo Rosa
Pagine: 383
Formato:  Rilegato
Costo:  16,90€

Trama:

Cicciottella, sgraziata e un po' insicura, Victoria Dawson non si è mai sentita all'altezza della sua famiglia tanto snob quanto superficiale. Fin da piccola, ha imparato a sopportare gli sguardi di disapprovazione della madre e gli sgradevoli commenti del padre sulle sue forme morbide, e ha affogato i dispiaceri nel gelato e nei dolci, rassegnandosi a vivere nell'ombra della sorella Grace, così bella da rasentare la perfezione. Tuttavia, proprio nella sorella Victoria trova un'insperata alleata: diverse eppure così simili, le due ragazze stringono un rapporto profondo di amore incondizionato e rispetto reciproco, crescendo più vicine di quanto avrebbero mai immaginato. Almeno fino al giorno in cui Victoria decide di abbandonare Los Angeles e la sua famiglia per trasferirsi a New York. Qui, lontana da tutti, può finalmente essere la persona che ha sempre sognato e ricominciare da capo. Trova lavoro come insegnante in una delle migliori scuole private della città e, senza curarsi del mancato sostegno dei genitori - che continuano a rimproverarla per la scarsa considerazione di sé -, per la prima volta si sente felice e realizzata. Ma quando Grace le annuncia di volersi sposare con un uomo egocentrico e narcisista, che è l'esatta copia del padre, Victoria è costretta a tornare in California. Per proteggere la sorella da un matrimonio sbagliato e per affrontare la sua famiglia una volta per tutte.

Recensione:

I libri della Steel a me piacciono sempre, chi più chi meno,  ma a parte un paio di rari casi non mi hanno mai delusa. Certo, sono la prima ad ammettere che non sono chissà quali opere letterarie, non capolavori della letteratura ( e siamo tutti d'accordo), ma quando ho bisogno di un  libro veloce, ,leggero, senza troppe pretese e 'sicuro', con Danielle Steel non sbaglio mai ( o quasi).Questa volta all'autrice devo farle davvero tutti i  miei complimenti perché ha saputo creare un bel romanzo fresco, pur toccando un argomento delicato come i 'chili di troppo', argomento, purtroppo, a me molto caro.  Victoria, la protagonista, è una ragazza come tante, piena di vita, ma con una famiglia incompetente a guidarla. I genitori la umiliano in continuazione per via del peso ( che poi, niente di grave. Nel libro non si parla di vera e propria obesità), con battutine che a parer loro vogliono essere innocenti, ma che colpiscono la povera ragazza come pugnalate al cuore..Ma non si limitano a questo: anche quando decide della propria vita a livello professionale o amoroso, per i suoi genitori non è mai abbastanza, continuandola a paragonare alla perfetta sorella minore, o loro stessi quando erano giovani. Per loro, Victoria, non è mai abbastanza, e così facendo non vedono la meravigliosa figlia che hanno cresciuto nonostante i loro limiti.  Vorrei poter dire, o credere, che genitori o persone del genere, non esistono: individui che fanno dell'estetica  il punto focale dell'esistenza. Purtroppo esistono, e non si rendono conto che oltre ad essere fuori luogo, a volte quelle che per loro sono battute innocenti possono far male. Ma il motivo per cui li ho davvero odiati è che davanti a dei problemi seri invece reagiscono come se fossero sciocchezze.  Odiosi da morire è_é Invece  il resto dei personaggi che i Victoria incontra quando decide di lasciare la sua casa , sono persone molto più vere, molto più umane, a volte buffe e divertenti, ma che accettano la ragazza per quello che è. Certo, saranno i primi ad aiutarla nella sua lotta al peso, ma prima ancora di  guardarla  a livello fisico, sapranno vederla per come è  dentro: una ragazza molto dolce, forte e innamorata del suo lavoro. Ecco un'altra cosa che mi è piaciuta di questo personaggio è che è innamoratisima del suo lavoro: L'insegnamento. Anche questo aspetto è toccato dall'autrice in modo delicato: mette in luce le grandi soddisfazioni che questa professione può dare, ma anche le grandi responsabiltà che ci si celano. Insomma: insegnare non è facile e non è da tutti.  Insomma, con questo libro ci insegna a valorizzare noi stessi, a non badare ai giudizi degli altri, e guardare le persone per come sono dentro e non per come appaiono.

Citazioni:

''Voleva studiare con persone vere, che non fossero ossessionate dalla bellezza e dalla moda, ma che considerassero importante pensare, riflettere,, usare il cervello. Come lei.''

''Finalmente tornava a New York.  A casa.''

''Collin era arrivato nella sua vita perché si sentiva pronta per lui. Aveva fatto tanti cambiamenti, ed ecco che lui si era presentato al suo orizzonte.''

Consigliato: Si.



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