giovedì 21 febbraio 2013

chiacchiere e recensione

Sono di nuovo qui dopo quasi due mesi, ho lasciato anche trascorrere l'anniversario di questo blog, non che sia una cosa importante, però volevo festeggiare con una recensione. E ho letto eh? A gennaio solo un libro( ma in intenso)e adesso, tempo di Quaresima mi sto dedicando a due libri. E' solo che rimando sempre, si la pigrizia è una gran brutta bestia. Inoltre sto pensando di 'trasformare' il blog  e di ampliarlo anche alle recensioni di film che amo e che mi piacciono( o che ho trovato deludenti). Ma non so ancora bene.
Il libro che ho letto a Gennaio lo sto ancora meditando( ma succede solo a me di riflettere, di interrogarmi sui libri?), ed è ancora presto per recensirlo, ma credo che lo farò presto. In compenso, per premiare chi fosse ancora tanto folle da seguire ( se mai c'è stato o c'è) ho pensato di fare una recensione di un piccolo libro letto tempo fa. Di norma io in Quaresima leggo cose 'appropriate' al tempo, tipo encicliche, vite di santi o libri scritti da Papi, o cose del genere. Capisco che non tutti possano essere interessati a questo tipo di letture, ma il libro che vi presenterò fra poco è davvero alla porta di chiunque e lo consiglio vivamente.



Autore: Erri De Luca
Titolo: In nome della madre
Editore: Feltrinelli
Pagine: 79
Trama:
L'adolescenza di Miriam/Maria smette da un'ora all'altra. Un annuncio le mette il figlio in grembo. Qui c'è la storia di una ragazza, operaia della divinità, narrata da lei stessa. L'amore smisurato di Giuseppe per la sposa promessa e consegnata a tutt'altro. Miriam/Maria, ebrea di Galilea, travolge ogni costume e legge. Esaurirà il suo compito partorendo da sola in una stalla. Ha taciuto. Qui narra la gravidanza avventurosa, la fede del suo uomo, il viaggio e la perfetta schiusa del suo grembo. La storia resta misteriosa e sacra, ma con le corde vocali di una madre incudine, fabbrica di scintille.

Opinione personale:
Ho semplicemente amato questo piccolo libro. Perché riesce con parole semplici a narrare il più grande mistero della Storia. Riesce ad entrare con poesia e delicatezza nei pensieri di una giovane donna ( e questo è incredibile se si pensa che è stato scritto da un uomo), la cui vita è stata letteralmente stravolta. La figura di Miriam /Maria non è mai stata così vicina a qualunque donna che scopre di portare in sé una nuova vita, mai così umana, e allo stesso tempo resta  comunque la più incantevole delle creature che ha saputo dire di si all'Onnipotente. Tenero e commovente, lo consiglio davvero a tutti: sono sicura che in un modo o nell'altro vi toccherà.

Citazioni:

"Miriam, sai cos'è la grazia?" "Non di preciso", risposi.
"Non è un'andatura attraente, non è il portamento elevato di certe donne bene in mostra. E' la forza sovrumana di affrontare il mondo da soli senza sforzo, sfidarlo a duello tutto intero senza neanche spettinarsi... L'ho visto su di te la sera dell'incontro e da allora l'hai addosso. Tu sei piena di grazia. Intorno a te c'è una barriera di grazia, una fortezza. Tu la spargi, Miriam, pure su di me."


"Ero felice. Essere piena, crescere come la luna, contare le settimane come per il travaso del vino, non avere il ciclo, tutto era una purezza che mi ubriacava di gioa. Di notte scostavo la tenda e respiravo il vento del cielo."

"


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