mercoledì 28 marzo 2012

Gli arancini di Montalbano.

L'altro ieri ho finito di leggere questo libro, ma fra una cosa e l'altra solo oggi riesco a parlarvene. Il libro in questione è:

Autore: Andrea Camilleri
Titolo: Gli arancini di Montalbano
Editore: Oscar mondadori
Pagine: 274
Trama :
"Quando Montalbano incornava su una cosa, non c'erano santi." Il narratore che da anni ci racconta le storie del commissario di Vigàta, immaginarie e vere come la provincia siciliana in cui si svolgono, lo sa bene. Una parola stonata, un gesto incontrollato, un dettaglio incongruo, isolati con precisione sovra acuta nella catena di assurdità del vivere quotidiano, bastano a mettere in moto la macchina delle sue indagini. E Montalbano indaga non tanto sulla "colpa" quanto sulla nostra armata, e disarmante, umanità."
Opinione personale: Sono un paio d'anni che leggo Montalbano, quando l'ho scoperto mi si è aperto un mondo. Trovo che Camilleri sia a dir poco geniale, e non solo perché ha costruito bene i suoi personaggi, o perché le sue storie, oltre a regalarti molti sorrisi, ti portano anche a riflettere. Ma soprattutto perché, dopo un po' che segui le avventure del commissario di Vigàta, riesci a riflettere come lui, a trovare insieme a lui il dettaglio stonato, il gesto che non quadra nella storia( o perlomeno, a me capita). E quando un autore ti porta a mettere così in moto il tuo pensiero, più che geniale, cosa gli vuoi dire?
Quotes:
"Adesso so benissimo che esiste una verità processuale che marcia su un binario parallelo a quello della verità reale. ma non sempre i due binari portano alla stessa stazione. Certe volte si, certe volte no,"

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